CESANO MADERNO – “Oggi, nostro malgrado, siamo qui a comunicare l’ennesimo rinvio, l’ennesimo ritardo, l’ennesima inefficienza che colpisce i cittadini. Le nostre amministrazioni si sono battute per risolvere l’annoso problema del passaggio a livello di via Vicenza che, quando è abbassato, blocca l’unico sbocco della strada, causando ritardi e rappresentando una criticità seria per la sicurezza e l’eventuale transito di mezzi di emergenza. Oggi purtroppo dobbiamo registrare un arresto imprevisto, lo avevamo già intuito, era nell’aria, poiché il ritardo che si stava accumulando era evidente e oltretutto stavamo assistendo al progressivo smantellamento del cantiere”. Il sindaco Maurilio Longhin non nasconde tutta la sua delusione per la vicenda dei lavori di via Vicenza. Si affida a una lettera aperta alla cittadinanza per ripercorrere le tappe dell’opera e per rivelare l’impotenza dell’amministrazione comunale che, al pari del cittadino, subisce le colpe di questi ritardi.
“La nostra insistenza con Regione Lombardia e con Ferrovienord per realizzare un tratto di strada sostitutivo del passaggio a livello – afferma Longhin – aveva finalmente avuto esito positivo. Ferrovienord aveva finalmente avviato la realizzazione dell’opera, individuato la ditta e appaltato i lavori. Tutto questo grazie all’impegno di Gigi Ponti prima e della nostra amministrazione poi: in totale abbiamo stanziato 320.000 euro corrispondenti al 20% dell’importo totale per accelerare il più possibile l’iter del progetto e la realizzazione dell’opera. In aprile sono stato lieto di annunciare personalmente l’avvio dei lavori”.
Le cose non sono andate secondo le previsioni: “In questi mesi abbiamo continuamente pressato e sollecitato Fnm, richiesto chiarimenti ed assicurazioni di ripresa tempestiva dei lavori. Alla fine verbalmente ci è stato comunicato che Fnm avrebbe revocato l’appalto, la comunicazione ufficiale è stata registrata al Protocollo del Comune il 21 ottobre scorso. Non è stato un fulmine a ciel sereno considerate le ultime interlocuzioni, ma è stato un duro colpo”.
Ricevuta la comunicazione, il Comune si è subito attivato per avere spiegazioni. “L’ingegner Marco Mariani, dirigente di Ferrovienord, firmatario della lettera – spiega il sindaco – ha comunicato che il contratto d’appalto con la ditta vincitrice è da considerarsi risolto per inadempienza; dalla consegna del cantiere l’impresa ha infatti unicamente installato le recinzioni di cantiere, iniziato la pulizia del sottobosco e nient’altro. Ferrovienord, così è scritto nella lettera, sta provvedendo all’istruzione di una nuova gara d’appalto. Ma è chiaro che ci sarà un ritardo di diversi mesi”.
“La delusione è grande – confessa il primo cittadino – perché eravamo riusciti a dare una grande accelerazione a questo progetto, l’impegno di spesa (320 mila euro) non ci ha fatto titubare pur di realizzare un’opera importante per la sicurezza di tutto il quartiere San Giuseppe; soldi dei cittadini che per un Comune sono un impegno molto significativo. Abbiamo contribuito al progetto, abbiamo fatto pressione per arrivare alla consegna dell’opera nei tempi programmati. L’inadempienza della ditta che ha vinto l’appalto ha causato la revoca dello stesso. La comunicazione formale che è arrivata da pochi giorni fa riferimento anche alle problematiche di smaltimento del materiale evidenziato dall’impresa durante le fasi preliminari, smaltimento che verrà anch’esso risolto con altro contratto”.
“L’amarezza per quanto sta succedendo, anche a causa di un castello burocratico farraginoso che determina tempi decisionali lunghissimi e mai certi, è grande – conclude Longhin -. Purtroppo una volta ancora la ricaduta è sul cittadino e sul Comune che in questi casi sono entrambi assolutamente impotenti. Il nostro impegno comunque non cesserà e sarà pressante nei confronti di Fnm finché non otterremo ciò che è giusto per questo quartiere. Quest’opera è prioritaria e la vogliamo vedere conclusa il più presto possibile”.