SEREGNO – “In questo momento storico la nostra partecipata deve saper guardare oltre i propri confini, stringere alleanze e collaborazioni, per stare sul mercato in maniera efficace e competitiva. Come amministrazione guardiamo con molto interesse alla proposta che ci arriva da A2A”. Le dichiarazioni del sindaco Alberto Rossi, introduzione all’annuncio di uno studio di fattibilità finalizzato a creare una partnership tra la partecipata Aeb-Gelsia e il gruppo A2A, accendono la vita politica cittadina.
Rossi si affretta a precisare che “la prospettiva dello ‘splendido isolamento’ senza partner industriali, pur se molto romantica, non è più sostenibile nello scenario delle public utilities”. E aggiunge che a rendere interessante la proposta di studiare la possibilità di una partnership sono soprattutto due motivi: la serietà dell’interlocutore A2A, che già collabora con Aeb-Gelsia sul fronte dei rifiuti, ma anche il modo molto rispettoso con cui l’azienda ha proposto di individuare uno scenario futuro comune.
Nulla si sa, naturalmente, riguardo a tempi e modalità. Siamo ancora alla prima fase, soltanto quella del “via libera”. “E’ l’avvio di uno studio di fattibilità non vincolante – spiega il sindaco – finalizzato a individuare possibilità di partnership. Una procedura che non ci obbliga a scegliere un percorso futuro”. Tracciati anche i “confini” dello studio: “Aeb-Gelsia non deve perdere la sua tradizione locale – dichiara il primo cittadino – quindi il Comune di Seregno deve continuare a essere azionista di riferimento. Le evoluzioni devono concretizzarsi in uno sviluppo e una crescita del business in ogni segmento. Infine tutti i livelli occupazionali attuali devono essere garantiti”.
La novità, però, non è stata accolta favorevolmente dai gruppi di minoranza. “Noi – afferma Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega – a suo tempo avevamo valutato la possibilità di alleanze strategiche. Siamo però perplessi per le modalità utilizzate dal sindaco: il Consiglio comunale è stato esautorato dai suoi poteri di verifica e di controllo. Ricordiamo che è almeno un anno che non vengono convocate commissioni che trattino il piano industriale del gruppo. Valuteremo le novità, tenendo presente che l’azienda è patrimonio di tutti i seregnesi: sindaco e assessore non pensino di gestirla come se fosse cosa loro”.
Ha molto da ridire sull’atteggiamento del sindaco anche Ilaria Anna Cerqua, capogruppo di Forza Italia: “Chiediamo chiarezza e trasparenza sulle intenzioni di questa amministrazione riguardo al gruppo Aeb-Gelsia. Preoccupa il susseguirsi di una serie di eventi in tempi accelerati, quali il processo di razionalizzazione della struttura di governance, la revoca-modifica del Consiglio di amministrazione e ora questo accordo. La nostra azienda, con una storia centenaria, è di tutti i seregnesi e non del sindaco Rossi”.
Furibondo, invece, Tiziano Mariani (leader della lista civica “Noi x Seregno”): “La notizia ci ha sorpreso e amareggiato. Sottolineo come ogni decisione riguardante una società partecipata dal Comune di Seregno debba interessare il Consiglio comunale. Siamo stati invece messi di fronte al fatto compiuto. Si tratta di un grave sgarbo istituzionale per il quale chiediamo un intervento del presidente del Consiglio comunale e del Prefetto”.