“Il comportamento di Trenord viola i diritto e gli interessi dei pendolari e, pertanto, dovrà necessariamente essere inibito”. Anche il Codacons prende posizione nella discussione sullo Stibm, il sistema tariffario integrato che ha portato a notevoli rincari del prezzo del biglietto per molti utenti di Trenord: aumenti anche del 50 per cento in molti casi.
“Il nuovo sistema – spiega il Codacons – costringe ad acquistare un pacchetto comprensivo anche dell’abbonamento ai mezzi urbani, anche per chi non ne usufruisce. Trenord ha previsto rimborsi per permettere a chi non utilizza i mezzi urbani di ottenere la differenza, ma il sistema previsto, molto macchinoso, obbliga a presentare una corposa documentazione ed esclude arbitrariamente alcune categorie di abbonati”.
Per questo motivo il Codacons ha deciso di fare la sua parte: “Siamo ricorsi al tribunale al fine di tutelare tutti coloro che sono costretti a pagare supplementi non richiesti e di cui non usufruiscono”.