MONZA – “Ho ho incontrato il direttore generale e l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, per fare il punto della situazione sulla stato di agitazione del personale sanitario della Asst di Monza. Ho ribadito ciò che sostengo da tempo: la provincia di Monza-Brianza è la più densamente abitata d’Italia e, di contro, forse quella con l’aria più inquinata ed è per queste ragioni che la sanità brianzola merita di ricevere una maggiore attenzione e più cospicui investimenti da parte di Regione Lombardia”. Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ieri sulla questione della protesta dei lavoratori alla Asst di Monza.
Da sempre il consigliere pentastellato è in prima linea sul discorso della sanità lombarda, anche sul tema della riorganizzazione dell’azzonamento geografico che riguarda le Asst brianzole. Stavolta, invece, a preoccuparlo è la situazione denunciata da tutti i sindacati, arrivati fino allo sciopero del 4 ottobre nel tentativo di far valere le loro ragioni.
“Ho appreso – spiega Fumagalli – che le risorse che verranno inserite per effetto dello sblocco delle assunzioni voluta dall’ex Ministro della Salute Giulia Grillo, verranno solo in minima parte impiegate in Monza e Brianza. Al fine di tutelare i cittadini brianzoli e i lavoratori del comparto, chiedo che le somme destinate per l’anno 2020 pari a 24 milioni a livello regionale siano ripartite in modo da non penalizzare la Brianza garantendo un incremento di spesa in proporzione del numero di abitanti che è il più densamente abitato d’Italia”.