DOHA – Filippo Tortu, l’atleta di Carate Brianza, ha conquistato il settimo posto nella finale dei 100 metri ai Campionati Mondiali in corso a Doha nel Qatar. In serata ha corso contro i “big” della specialità, dopo essere riuscito a superare l’ostacolo semifinale con un 10″11 che, per un solo millesimo di secondo, gli aveva consentito di approdare alla volata finale.
Per Tortu, abituato a bruciare le tappe e a realizzare record, si era trattato di un’altra impresa: aveva permesso all’Italia di disputare una finale mondiale nei 100 metri piani a distanza di 32 anni dall’ultima presenza di un azzurro: si trattava di Pierfrancesco Pavoni ai Mondiali di Roma 1987.
Il giovane brianzolo, partito in corsia 2, era schierato contro tutti i grandi della specialità. Ha avuto un’ottima reazione allo sparo (0.158) e ha cercato di lanciarsi meglio che ha potuto sulla pista di Doha. Ha concluso in 10″07, tempo che rappresenta il primato stagionale in un 2019 un po’ travagliato a causa dell’infortunio.
Nulla ha potuto contro Christian Coleman (vincitore in 9″76), Justin Gatlin (9″89), Andre De Grasse (9″90). Il suo oro, però, visto l’andamento della stagione e vista l’età, era già quello di arrivare a correre la finale. Lì è riuscito a mettersi alle spalle il canadese Aaron Brown.
“Non sapevo se correre forte – ha scherzato Tortu a fine gara mentre manifestava tutta la sua soddisfazione – o se andare piano per godermi questo momento. Alla fine, naturalmente, ho scelto di dare tutto quello che potevo. E’ una gioia indescrivibile. Il mio primato stagionale indica che sono arrivato qui nelle migliori condizioni. Se ho raggiunto questo traguardo devo ringraziare davvero tutto il mio staff”.
Tortu, primatista italiano, ora è nell’élite mondiale dello sprint. Dopo i festeggiamenti deve però guardare avanti: tra meno di un anno ci sono le Olimpiadi di Tokyo 2020. Un altro sogno da accarezzare, un’altra finale che bisogna correre.