CARATE BRIANZA – La Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza va a gonfie vele. Forse anche meglio. Il bilancio del primo semestre 2019, approvato in questi giorni dal consiglio di amministrazione, infatti, non lascia spazio a dubbi: se si procede di questo passo, l’anno potrebbe rivelarsi addirittura da record.
L’utile lordo nei primi sei mesi dell’anno è stato pari a 3,98 milioni di euro, con un miglioramento del 16,29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018. Una crescita che non passa inosservata e che, tuttavia, non è l’unico motivo di orgoglio per la Bcc di Carate Brianza.
Molto bene anche i valori patrimoniali. La banca riesce muoversi davvero bene malgrado il clima di incertezza e i dubbi di cittadini e imprese: il dato delle masse di raccolta è pari a 3,57 miliardi di euro, con un aumento del 6,04 per cento rispetto al primo semestre 2018. Soprattutto a dare soddisfazione è il dato della raccolta indiretta, ovvero dell’attività di investimento di titoli e fondi comuni, che ammonta a 1,48 miliardi. Il dato corrisponde a una crescita del 10,72 per cento. E se da un lato segna la volontà dei risparmiatori e delle aziende di investire le loro risorse, dall’altra indica in modo chiaro la fiducia di tutti i clienti nei confronti della banca, al quale viene demandato questo compito. Molto positivo il dato dei conti correnti (sono 2 mila in più nell’arco di dodici mesi), mentre la raccolta diretta è aumentata di circa il 3 per cento raggiungendo i 2,09 miliardi di euro.
Positivi anche gli indicatori di gestione del credito: a fronte di volumi di impieghi complessivamente stazionari, prosegue l’attività di contenimento delle partite deteriorate nette (-15,22%, ridotte di 22 milioni di euro).
Un’operazione resa possibile dalla solidità della Bcc di Carate Brianza. Con due dati che permettono di guardare il futuro con ottimismo. Il primo è dato dai fondi propri: si tratta di ben 255 milioni di euro, in aumento sia rispetto al primo semestre 2018 (18 milioni di euro in più) sia rispetto all’1 gennaio. Il secondo dato, invece, è quello del total capital ratio: ovvero il rapporto tra il patrimonio e il valore delle attività ponderate per il rischio. La Banca Centrale Europea chiede il raggiungimento minimo della soglia del 10,5 per cento: la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza è al 15,37 per cento, perfino sopra la media del sistema bancario italiano.
“La semestrale – dichiara il presidente Annibale Colombo – conferma la validità delle strategie intraprese nel tempo. L’utile fa ben sperare sul risultato di fine anno ma il miglioramento della già importante solidità e il contenimento delle partite deteriorate costituiscono gli elementi positivi che più delineano la nostra forza. È questo un ottimo biglietto da visita anche per la soddisfazione dei nuovi clienti, sempre più alle prese con le ristrutturazioni bancarie della concorrenza”.