CESANO MADERNO – Finora l’hanno provato pochi fortunati, ma il giudizio è stato unanime: uno Champagne raffinato, davvero di qualità, che ognuno vorrebbe trovare sulla propria tavola. Il “Serge-Stéphane” ha però una particolarità che lo rende davvero speciale: i proprietari sono di Cesano Maderno e l’etichetta porta proprio il loro nome. Sono i fratelli Sergio e Stefano Cerliani che, insieme a Chicca, moglie del primo, gestiscono l’attività “Chicche di Champagne” con sede in città in via Garibaldi. Una solida tradizione artigianale alle spalle, nel settore del mobile, ma anche la scelta di dedicarsi con professionalità a quella che è sempre stata la grande passione, ovvero il vino. E oggi sono un punto di riferimento ben oltre i confini cittadini per tutti coloro che vogliono scoprire o gustare la produzione delle principali zone vitivinicole francesi.
Ora, accanto all’importazione, ecco la novità del loro Champagne. Con l’obbligo di sgomberare il terreno da possibili equivoci: è prodotto proprio là – altrimenti non potrebbe nemmeno fregiarsi di questo nome – nella zona rinomata della Montagne de Reims. E non a caso il “Serge-Stéphane” a pieno titolo in etichetta può inserire la dizione “Grand Cru”, riservata solo agli Champagne che provengono dalle zone qualitativamente più importanti.
“Il vino – racconta Sergio Cerliani – è prodotto esattamente ad Ambonnay grazie alla collaborazione con l’azienda Secondé-Simon. Non si tratta semplicemente del loro vino con una etichetta diversa: visto che loro si rivolgono soprattutto al mercato russo e a quello britannico, che hanno un gusto un po’ diverso dal nostro, noi abbiamo chiesto modifiche ben precise al grado zuccherino per avere vini più secchi. Vedere che un’azienda di questo livello ha accettato di intervenire su quella che è la sua solita produzione per soddisfare le nostre esigenze, ci rende felici. Indica che esiste una bella collaborazione tra noi e loro. Un progetto nato due anni fa, sotto il rigido controllo del Comité Champagne, e che ora arriva a compimento”.
La curiosità degli appassionati è presto soddisfatta: il “Serge-Stéphane” è ottenuto da due uvaggi, ossia 67 per cento di Pinot Nero (che conferisce al vino una bella struttura e la possibilità di essere facilmente consumato a tutto pasto) e un 33 per cento di Chardonnay per migliorarne la finezza e l’eleganza.
Venerdì 13 verrà presentato ufficialmente a pochi intimi in anteprima mondiale. Poi il 10 ottobre, con l’arrivo dell’enologo dalla Francia, potranno scoprirlo nei suoi segreti anche i ristoratori e gli addetti ai lavori.
“Non immaginatevi grandi numeri – spiega Cerliani – perché ogni anno al momento riusciamo a ottenere 800 Champagne “Tradition”, 400 “Rosé”, 200 “Blanc de Noirs” (ovvero Pinot Nero in purezza) e 100 “Millésime” prodotti nelle annate di eccellenza. Non è imbottigliato da molto, ha bisogno ancora di un paio di mesi per essere al punto giusto”. È presto detto: per Natale il “Serge-Stéphane” sarà perfetto.