DESIO – Un torneo totalmente senza barriere. Fisiche e psicologiche. Un format innovativo, ideato al 100% dall’Aurora Desio, che sta iniziando davvero a costruire una nuova cultura sportiva nel mondo del calcio giovanile. Una piccola rivoluzione, all’insegna della condivisione, del fair play. Del bambino al centro, non della vittoria a tutti i costi e con ogni mezzo. Cercando di coinvolgere allenatori, dirigenti, genitori e appassionati nel creare un contesto completamente inclusivo, che restituisca ai bambini il loro gioco. Il tutto, senza trascurare la qualità – assoluta – delle squadre e quindi dello spettacolo.
Questo e molto altro è “eVendor Cup”, un evento promosso dall’Aurora Desio che avrà due ulteriori fiori all’occhiello: la finalità benefica, con raccolta fondi per Libera – Monza e Brianza, l’associazione che lotta contro tutte le mafie. E la copertura televisiva con Sky Sport che ha selezionato la società e il torneo che tra le più
educative ed innovative dello Stivale e produrrà un servizio per la trasmissione “La Giovane Italia”.
Il tutto avverrà sabato 14 settembre, a partire dalle 15, allo stadio comunale di Desio, all’interno del contenitore della “Festa dello Sport”, di cui rappresenta senza dubbio l’evento clou. Sono 18 le squadre partecipanti, di bambini dai 7 ai 9 anni. Per circa 160 bambini, 250 genitori, 40 persone di staff attesi. Che insieme al bacino di utenza della Festa dello Sport, con le sue 30 associazioni presenti, fa stimare un pubblico di circa 2.500 persone.
Numeri, ma anche qualità, visto che all’invito dell’Aurora hanno aderito alcune delle migliori academy della Lombardia: il Monza, il Lecco, il Renate, l’Accademia Como, la Varesina, il Bulgaro, il Luciano Manara, il Città di Segrate, oltre ovviamente ai piccoli bluarancio.
“E’ un format rivoluzionario, di cui andiamo orgogliosi e che sta facendo sempre più breccia e creando stupore nel mondo del calcio giovanile – spiegano i dirigenti
dell’Aurora – per questo Sky ci ha scelto e onorerà con un servizio e una collaborazione continuativa. Sarà una grande festa del calcio giovanile, una esperienza indimenticabile per i bambini, in primis, ma anche allenatori, genitori e tifosi”.
“Siamo molto felici, e ringraziamo, che una società di prestigio e dal grande spessore educativo come l’Aurora Desio abbia deciso di supportare le nostre iniziative – sottolinea Valerio d’Ippolito, responsabile di Libera Monza e Brianza – la sinergia, il fare rete, tra le realtà virtuose del territorio è la direzione giusta”.
Cinque le innovazioni chiave, in un mix volto a dare un segnale nuovo, forte, per costruire una nuova cultura sportiva nel mondo del calcio giovanile:
#GENITORINCAMPO– Mamme e papà non vogliamo vederli come “pericoli pubblici” pronti a sbraitare, insultare, litigare, aggredire dietro una rete, chissà per cosa. I genitori li vogliamo a bordo campo, a godersi lo spettacolo da vicino, con rispetto, magari socializzando tra di loro. Via le barriere….tra pubblico e campo.
#RISCALDAMENTOCONDIVISO – Non ci sono nemici, ma solo avversari…che possono anche diventare nuovi amici! E’ questo che vogliamo insegnare, concretamente, ai bambini, con la nostra best practice del riscaldamento condiviso. I bambini, mischiati, si preparano, tra i sorrisi, alla partita. Siamo fieri che CSI Milano e l’Arsenal abbiano deciso di adottare questo nostro progetto. Via le barriere….tra coetanei che vogliono solo divertirsi.
#PANCHINACONDIVISA– Anche durante la partita, quando i bambini sono così piccoli, non c’è nessun bisogno, secondo noi, di “mummie” in panchina a prendere freddo, i bambini possono anche mischiarsi, in una unica panchina comune a metà campo, conoscendosi e applaudendo insieme per i gol più belli dell’una o dell’altra squadra. Via le barriere…no alla competizione eccessiva e alla vittoria a tutti i costi.
#COACHINGAREACONDIVISA – Perché avere due allenatori che si guardano magari per traverso, si mandano a quel paese, distanti parecchi metri uno dall’altro? Una unica, intera, linea di coaching da condividere, dove potersi incrociare e magari scambiare opinioni, complimenti o magari chiarirsi subito, all’insegna del dialogo. Via le barriere…tra chi è lì solo per formare e far crescere i bambini umanamente e sportivamente.
#SILENTMATCH – Basta con allenatori che comandano, come alla playstation, i bambini, specialmente se così piccoli. Lasciamoli liberi, senza dare nessuna indicazione tecnico/tattica ai bambini durante il gioco (i consigli, le correzioni, teniamoli per le pause tra le partite). Lasciamoli prendere da soli le decisioni, esprimere la loro creatività, il loro talento, senza paura di sbagliare o essere ripresi. Potendo comunicare/collaborare tra di loro, con il sottofondo solo di musica stimolante e degli applausi degli adulti. Via le barriere…liberiamo il pensiero e la spontaneità dei bambini.