LIMBIATE – La giustizia lo cercava per una rapina commessa nel mese di luglio, lui ha pensato bene di farsi trovare e bloccare dai Carabinieri: dopo essere andato nei boschi dello spaccio, ovvero nell’area delle Groane che notoriamente è tenuta d’occhio dalle pattuglie, quando ha deciso di fuggire si è cacciato con l’auto in una strada a fondo cieco. Ora è rinchiuso in carcere.
Si tratta di un marocchino di 25 anni, presente in Italia senza fissa dimora, pregiudicato, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per una rapina commessa l’11 luglio a Corsico ai danni di una donna: nell’occasione, con violenza e minacce, si era fatto consegnare banconote per un totale di 100 euro. Al termine delle indagini i militari erano riusciti a risalire alla sua identità e, il 25 luglio, il tribunale di Milano aveva deciso di trattenerlo in carcere.
Di lui, in realtà, si erano perse le tracce fino a domenica quando una pattuglia della Tenenza di Cesano Maderno, nel corso di una ordinaria perlustrazione dell’area delle Groane, al confine con Limbiate si è imbattuta in una Renault Megane con a bordo due nordafricani. Quando i militari hanno deciso di avvicinarsi per un controllo i due stranieri hanno deciso di pigiare il piede sull’acceleratore per fuggire a tutta velocità.
Non hanno fatto molta strada: quando hanno deciso di svoltare, si sono infilati nella via Modigliani di Limbiate che è a fondo cieco. Il passeggero è stato il più lesto a reagire: giù di corsa dalla macchina per infilarsi nella boscaglia e sparire dalla vista dei Carabinieri. Il conducente, invece, è stato subito bloccato. Ha provato a fornire false generalità, essendo sprovvisto di documenti, ma al termine delle operazioni di identificazione si è scoperto che era colpito dal provvedimento dell’autorità giudiziaria. Per il marocchino si sono aperte le porte del carcere.