SEREGNO – Un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di otto persone, ma una possibilità non concessa a tutti: Ilaria Anna Cerqua, capogruppo di Forza Italia, ritiene che la selezione indetta dall’amministrazione comunale abbia tutte le caratteristiche per essere considerata discriminatoria. E per sollevare la questione ha presentato una interpellanza con carattere di urgenza.
“Dopo anni – spiega Cerqua – il Comune può finalmente tornare ad assumere personale a tempo indeterminato. E’ stata indetta una selezione pubblica per esami per la copertura di otto posti di ‘Assistente amministrativo contabile categoria C’, ma l’amministrazione Rossi non permette la partecipazione ad alcune categorie di diplomati”.
Il testo indica tra i requisiti l’obbligo del “diploma di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo contabile, commerciale, aziendale o scientifico o classico”. Oppure, naturalmente, il diploma di laurea visto che in altri concorsi consentirebbe addirittura l’accesso alla categoria D.
“Gli altri Comuni – afferma il consigliere di Forza Italia – in occasione dei concorsi pubblici sono un po’ più accorti. Indicano semplicemente il diploma di scuola secondaria di secondo grado senza ulteriore specifica al fine di offrire la più ampia opportunità di partecipazione alle persone in possesso di un percorso quinquennale. Qui, invece, cosa succede? Si individuano requisiti che, di fatto, in modo irragionevole o illogico escludono altre tipologie di percorsi liceali quali linguistico, scienze umane opzione economico sociale e anche altri indirizzi proposti dagli istituti tecnici”.
Una decisione che il consigliere comunale di minoranza giudica non solo altamente discriminatoria, ma anche decisamente pericolosa: “Ci sono rischi di impugnazione, che magari non si concretizzano per questioni di carattere economico o di conoscenza e consapevolezza delle possibilità, ma è necessario perseguire il principio di imparzialità e uguaglianza”.
Cerqua ha chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale di prorogare i termini del bando, rivedendo i criteri, limitandosi a valutare i candidati in base agli esiti delle prove e al valore del loro curriculum.