SEREGNO – Voglia di sicurezza, tutti pronti a mettersi in gioco perché la città diventi sempre più vivibile e più tranquilla. Sono ormai 110 le famiglie seregnesi che stanno partecipando al progetto di Controllo del Vicinato, pienamente appoggiato a livello cittadino dall’amministrazione comunale.
“Le adesioni dei cittadini al progetto sono in costante crescita – afferma Raoul Piemonti, vicepresidente nazionale dell’Associazione Controllo del Vicinato e coordinatore dei gruppi seregnesi -. Abbiamo gruppi molto corposi in alcuni quartieri, per esempio in quello di San Carlo, ma anche a San Salvatore e al Lazzaretto. In altre zone come il Consonno e Santa Valeria, invece, per ora abbiamo adesioni singole”. Daranno frutto nei prossimi mesi, molto probabilmente con la nascita di ulteriori gruppi. Al momento in città se ne contano già nove, di cui due di recentissima formazione.
A dare visibilità all’intero progetto, nei giorni scorsi, la scelta dell’amministrazione comunale di posizionare diciannove cartelli, nella giornata di venerdì 9 agosto, nelle aree auto presidiate dai cittadini. A tutti loro è stato spiegato che non devono trasformarsi in sceriffi o rappresentanti delle forze dell’ordine: devono semplicemente dare uno sguardo in più a tutto ciò che accade nel loro quartiere, segnalando eventuali situazioni o comportamenti anomali. Insomma occhi in più sul territorio. Ogni gruppo di Controllo del Vicinato ha un proprio coordinatore che avrà, tra gli altri, il compito di interfacciarsi con le forze dell’ordine locali e con gli altri coordinatori della zona.
L’iniziativa, naturalmente, è stata fin da subito sostenuta dall’amministrazione comunale che, dai primi giorni del suo insediamento, ha deciso di dare un giro di vite sul fronte della sicurezza. Uno dei primi atti del sindaco Alberto Rossi e dell’assessore William Viganò, che ha la delega specifica, era stato quello di fare una verifica al sistema di videosorveglianza del territorio, scoprendo che diverse telecamere non erano più funzionanti. Altre erano state aggiunte per coprire altre aree ritenute sensibili. Nel tempo erano stati anche organizzati i pattugliamenti serali interforze, grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Polizia locale e il Comando dei Carabinieri. Non solo: il sindaco aveva disposto anche il presidio di alcune aree ritenute più a rischio e, con la primavera, è arrivato a firmare un accordo con la Provincia di Monza e Brianza per avere sul territorio anche le Gev, le Guardie ecologiche volontarie, da impiegare nelle numerose aree verdi della città.
Ora il Controllo del Vicinato che cresce e un bell’esempio: i cittadini che decidono di impegnarsi in prima persona perché ci sia sempre più sicurezza e più attenzione per fronteggiare la microcriminalità.