SEREGNO – “È una azione di forza senza precedenti quella messa in atto dall’amministrazione Rossi che, oltre ad esporre la società ad eventuali responsabilità di carattere patrimoniale, contrasta con la logica complessiva delle decisioni del Consiglio comunale e depotenzia il processo di riorganizzazione iniziato dal Commissario Antonio Cananà, riguardante la trasformazione di Aeb in una vera Holding al fine di un concreto coinvolgimento dei Comuni soci”.
Anche il gruppo consiliare di Forza Italia si ribella alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione del gruppo Aeb e, soprattutto, al modo in cui si è arrivati a questa situazione.
“La decisione unilaterale di rinominare un nuovo Consiglio di amministrazione – afferma Ilaria Anna Cerqua, capogruppo di Forza Italia – mentre i Consigli comunali degli altri soci stanno deliberando il trasferimento delle quote per la costituzione della holding, ha l’effetto contrario di contrastare la reale partecipazione e condivisione delle strategie aziendali con i soci del Gruppo AEB-Gelsia. Con la fine del processo di riorganizzazione in corso, verosimilmente tra qualche mese, la quota di partecipazione del Comune di Seregno nella Holding AEB si ridurrà al 54%, e allora sarà opportuno che questa amministrazione valuti come procedere affinché possa essere garantita un’effettiva rappresentanza degli altri soci presenti e futuri che, a fronte di questa “mossa” del Comune di Seregno, si troveranno un Consiglio di amministrazione in carica per tre anni. Se si fosse invece aspettato la “scadenza naturale” dell’ex Consiglio di amministrazione, prevista per la metà del 2020, il “tanto decantato” processo di coinvolgimento degli altri Comuni avrebbe avuto un’applicazione effettiva e immediata, proprio con la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione”.
“Si sottolinea peraltro – aggiunge Cerqua -, la grave mancanza di comunicazione nei confronti del Consiglio comunale di Seregno: in occasione della discussione di un’interrogazione “Riorganizzazione gruppo AEB – Gelsia. Quali sono le intenzioni del sindaco?” nel corso della seduta del 23 giugno 2019, abbiamo sollecitato l’amministrazione Rossi a chiarire le proprie intenzioni in ordine al futuro delle società partecipate, a fronte anche delle ricorrenti notizie, anche recenti, apparse sulla stampa locale. In quella sede, abbiamo dato atto che nulla si disponeva in ordine a prescrizioni che potessero incidere sul Consiglio di amministrazione in carica, con pacifica applicazione dunque della normativa prevista dal codice civile, alla luce anche della presa d’atto dell’assemblea di Aeb del 28 giugno, che aveva recepito le modifiche statutarie apportate con la delibera di Consiglio del 27 dicembre 2018. Anche in tale occasione, sei giorni prima, l’amministrazione non ha dato alcuna informazione alla massima assise cittadina, mentre sarebbe stato doveroso rappresentare i passi peraltro “azzardati”, che si intendeva compiere, in un’assemblea verosimilmente già convocata”.