SEVESO – “Dalla Toti non ci spostiamo”. Lo hanno urlato a gran voce gli oltre duecento manifestanti che ieri mattina hanno protestato contro l’amministrazione comunale per dire no allo spostamento degli alunni dalla scuola primaria di via Gramsci. Quattro classi in esubero a quanto pare, una novantina di bambini, ma equilibri che verrebbero compromessi a livello di didattica e di piano dell’offerta formativa per gli “evacuati”.
Ieri anche tanti bambini hanno partecipato all’iniziativa, gridando a squarciagola. Sono partiti da piazza Italia a Baruccana e sono scesi in centro a Seveso attraversando il mercato settimanale. Poi l’arrivo in piazza XXV Aprile, sotto la finestra del sindaco, apostrofato a più riprese con un “pagliaccio” che lasciava ben pochi spazi a dubbi sulla felicità degli alunni e dei genitori. Cori (“Fatti vedere, Allievi fatti vedere, fatti vedere”), un mazzo di crisantemi depositato davanti alla torre del municipio, ma soprattutto decine di striscioni. Da quelli di scherno (“Seri, concreti, veloci”, facendo il verso allo slogan che utilizza la Lega a Seveso), a quelli di protesta (“Perché vi nascondete dietro le quinte?”, con riferimento alle classi che verranno spostate. O, ancora, “E’ bello farsi grandi dietro ai piccoli”).
Di sicuro una manifestazione senza precedenti per rabbia, dimensione, durata. I partecipanti hanno provato a entrare anche nel cortile del municipio, ma sono stati respinti dalla Polizia locale. Hanno avuto invece vita facile per entrare nell’edificio dopo aver trovato la porta aperta lungo il viale Vittorio Veneto. Sono saliti in tanti al primo piano, fino allo sbarramento della porta della segreteria, trovata chiusa. I bambini hanno citofonato in continuazione chiedendo al sindaco Luca Allievi di aprire la porta, mentre intonavano cori e mentre facevano baccano con i fischietti e con le trombe da stadio.
Situazione gestita con estrema difficoltà dagli agenti, che alla fine hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri. Sul posto è arrivato direttamente il Comandante delle Stazione di Seveso, uomo di esperienza, che con il dialogo è riuscito a far calmare i presenti. Poi, finalmente, dopo la lunga attesa il sindaco ha deciso di accogliere una delegazione. Al suo fianco il vicesindaco David Galli e l’assessore all’Istruzione, Alessia Borroni. Con loro, visto il clima, anche un agente di Polizia locale.
“Noi – racconta Milena Mauri, una delle mamme interessate dal problema – eravamo in cinque. Problema risolto? No. L’amministrazione comunale dice che esiste un documento firmato dal progettista dell’ampliamento della Toti, che conteggia oltre 500 persone nella struttura. In realtà è un calcolo sbagliato: gli alunni sono 438, lo dice anche la preside. Se i numeri sono dalla nostra parte, non serve nulla. Il problema si risolve da solo. I prossimi passi? Il Consiglio comunale aperto dell’11 luglio. Nel frattempo il sindaco si è impegnato a consegnarci i documenti che, ovviamente, faremo valutare da esperti. Intanto non abbassiamo la guardia”.