SEREGNO – “Sono stato invitato dalla comunità islamica e ho partecipato alla festa di fine Ramadan. Tutto qui. Tutte le altre cose che ho letto sono soltanto fantasia o falsità del consigliere comunale Edoardo Trezzi”. Il sindaco Alberto Rossi replica con toni decisi all’allarme lanciato dal capogruppo della Lega dopo la partecipazione in data 4 giugno all’iniziativa organizzata dai musulmani in città per la fine del Ramadan.
“Innanzitutto – afferma Rossi – sfido chiunque a sostenere che una iniziativa organizzata al Parco Due Giugno, proprio lì in mezzo al verde pubblico, sia una cosa tenuta segreta. Poi sappia che la festa di fine Ramadan si svolge in molti Comuni anche di centrodestra: da Albiate a Lentate sul Seveso, da Meda a Monza. Chi c’era ha visto un gruppo di persone pacificamente riunite. Dell’iniziativa è stata informata la Questura, che non ha mosso rilievi particolari e ha autorizzato la manifestazione”.
Per il sindaco non si tratta dunque di un rischio moschea: “E’ un argomento che hanno tirato fuori in campagna elettorale per vincere, ma non sono stati credibili. Ora basta con questa storia e con la teoria del complotto. Non ho tenuto il discorso finale: non sono un Imam e non voglio esserlo. Semplicemente sono arrivato sul posto e ho salutato informalmente i presenti”.
Fatta chiarezza su quanto è avvenuto martedì 4 giugno, però, Rossi non nasconde la sua contrarietà nei confronti degli esponenti locali della Lega. “Purtroppo devo rilevare che Trezzi ha dichiarato falsità. Lo aveva già fatto in occasione della commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino, quando ha raccontato che sono fuggito per una fotografia messa al contrario. Niente di più sbagliato, visto che sono stato l’ultimo ad allontanarmi dal parco dopo aver salutato le scuole. Ora l’accusa di avere organizzato di nascosto questa iniziativa per la fine del Ramadan. Un’altra bugia. Se uno vuole fare opposizione, lo faccia con gli argomenti, con il confronto sui temi della città. Non inventando falsità”.