SEREGNO – Tre giganti in campo per dare un aiuto concreto ai giovani in cerca di occupazione: Adecco, Afol (Agenzia formazione orientamento lavoro di Monza e Brianza) e Comune di Seregno. Dire che la risposta è stata deludente, significa essere ottimisti di natura. Perché su 14 mila ragazzi invitati se ne sono presentati soltanto 6. Più un’altra persona “over quota”, ovvero oltre i 35 anni, ma interessata a conoscere le dinamiche occupazionali e le possibilità offerte dal territorio pur di trovare una collocazione nel mondo del lavoro.
E’ davvero incredibile l’esito dell’evento “Incontra il futuro: le opportunità di lavoro per i giovani”, che si è svolto nella mattinata di giovedì negli spazi del Museo Vignoli in via Santino De Nova. Adecco e Afol, realtà importanti e per molti versi complementari, vantano una notevole esperienza nel settore della ricerca di lavoro. Non erano certo referenti improvvisati da snobbare per chi si trova in una situazione di disoccupazione.
Dopo il saluto di Ivana Mariani, assessore con delega alle Politiche produttive e del lavoro, che nei giorni scorsi aveva manifestato apprezzamento per l’iniziativa e il pieno appoggio da parte dell’amministrazione comunale, la mattinata ha visto gli interventi di Chiara Carcano (Candidate Manager di Adecco italia), Fabrizio Rossetto (Responsabile Tirocini/Eures/GG/Art.16 di Afol Monza Brianza), Camilla Servi (Employability Coordinator di Adecco Italia) e Anna Romao (Responsabile Centri Impiego Cesano Maderno e Seregno di Afol Monza Brianza). Un’occasione per affrontare temi quali l’occupabilità giovanile, l’autoimprenditorialià, ma anche argomenti un po’ più innovativi come la digital reputation, spesso poco considerata ma in realtà di notevole importanza. Sono stati illustrati anche i progetti di Garanzia Giovani attivi sul territorio e le relative posizioni aperte.
Il pomeriggio, invece, doveva essere dedicato per un momento di confronto individuale con gli esperti di Adecco e Afol per verificare le migliori opportunità lavorative e formative presenti sul territorio. Lo scarso numero di partecipanti ha fatto concludere anzitempo l’iniziativa.
“Sapevamo che il brianzolo è un po’ chiuso – commentano gli organizzatori – e pertanto non ci aspettavamo i 100 partecipanti di Abbiategrasso o di Cornaredo. Le presenze di oggi, davvero ridotte al minimo, fanno però riflettere”.
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