SEREGNO – Il trasloco del Consiglio comunale nella nuova aula può attendere. Anzi, deve attendere: perché il sindaco Alberto Rossi, una volta udita la spesa prevista dai tecnici comunali, prima ha accusato il colpo, poi ha scosso la testa. Secondo le stime non si tratta di spendere pochi euro per qualche sedia, bensì all’incirca 550 mila euro.
Il primo cittadino ha voluto mostrare direttamente il problema alla stampa giovedì mattina con una vista negli spazi de “L’Auditorium” di piazza Risorgimento, struttura che dovrebbe ospitare anche la sala consiliare, anticipando di ventiquattr’ore il sopralluogo riservato ai capigruppo.
“Questo – ha affermato Rossi – mostrando lo spazio spoglio è un bel guaio. Non fraintendete la situazione: il problema non è dato dalla mancanza dell’arredamento. Quello, in base alle scelte che si intendono compiere, mettendo mano al portafoglio, si risolve in fretta. Mancano gli impianti elettrici, i cablaggi, le luci. Peggio ancora: mancano i progetti perché si possa provvedere a sistemare definitivamente questo spazio”.
Il primo cittadino ha voluto spiegare che non ha nulla contro la proposta di Tiziano Mariani (capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”), che aveva sollevato la questione della “sala indegna e non a norma” nell’attuale sede di via Umberto I. “Mi trasferirei qui anche subito se quest’aula di piazza Risorgimento fosse a posto. Onestamente la trovo anche bella, a parte il problema degli spazi. Mi sembra un po’ piccola, non vedo grandi possibilità di sistemare il pubblico, a meno che non si tratti di un ‘modello basilica’ con le colonne davanti che impediscono di guardare. Però, oggettivamente, c’è un problema di costi che non possiamo permetterci di sostenere”.
A fargli presente che il Comune magari quelle risorse potrebbe anche trovarle, la risposta è immediata: “La situazione è molto complessa. Costasse anche più di 550 mila euro, ma con un progetto già pronto, in un qualche modo proveremmo a cercare i soldi necessari. Però mi sento subito di dire che risorse di quella portata le voglio investire per altre situazioni prioritarie. Per esempio per sistemare gli alloggi di via Victor Hugo. E non credo che il nostro settore tecnico abbia la possibilità di seguire contemporaneamente più interventi di grandi dimensioni”.
Previsioni il sindaco non ne fa. “C’è l’interesse di venire qui – afferma allargando le braccia – ma ritengo che il trasloco entro la fine dell’anno sia davvero improbabile. E’ un’ulteriore questione aperta da affrontare nell’ambito della realizzazione de L’Auditorium. La criticità non è data soltanto dalle infiltrazioni. Ci sono spazi qui dentro che non si capisce a quale funzione destinare. Lo stesso auditorium visto finora in diverse occasioni dai cittadini è un ‘teatro che non è un teatro’. Mancano tanti accorgimenti utili. Alcune cose sono state pensate male. Anche il telone per i video, che si abbassa all’inizio del palco, non può essere utilizzato in presenza di un relatore che rimarrebbe ‘oscurato’ alle sue spalle. Abbiamo tra le mani una struttura costata 18 milioni, che ha bisogno di manutenzioni per evitare che possa ritrovarsi in una situazione di degrado avanzato. Ora ci accorgiamo che la spesa sostenuta non è per il pacchetto completo. La nuova aula consiliare, tanto per iniziare, ci chiederà un altro sforzo non indifferente”.