MONZA – Tutto è iniziato dieci anni fa in un locale di 35 metri quadrati in via De Mille. I monzesi, guardando nella vetrina di quel nuovo negozio proprio non si capacitavano: un negozio che vendeva solo thè con all’interno una signora impegnata a realizzare quadri e opere d’arte.
Domani, 6 aprile, a dieci anni dall’inizio di quella avventura, Mireille Sardo proprietaria del negozio “Parliamo di Thè” spegnerà la decima candelina ma non più in quel piccolo locale a due passi dal centro, ma in un grande negozio su due piani (con caffetteria e cinque sale da thè) in via Vittorio Emanuele. Sta organizzando una grande festa: dalle 16 degustazione del grande uovo di Pasqua, sorseggiando dell’ottimo thè.
E’ felice ed incredula Mireille: elegante, raffinata e con quell’accento francese che ha conquistato anche i figli di Teodolinda, dopo dieci anni è riuscita a realizzare il suo sogno. Portare un angolo di Francia a Monza, convertire i brianzoli al rito del thè. Sorseggiato nel locale, magari mentre si lavora al pc o si studia per l’interrogazione del giorno dopo, ma anche chiedendo consigli sul thè più adatto al proprio stile di vita.
“Sono davvero felice – racconta – Se guardo indietro penso a quando aprii il negozio. Mi sentivo un po’ come la protagonista di “Chocolat”: era la straniera in una città che non conosceva il mio progetto, l’idea di un locale dedicato esclusivamente alla vendita del thè (l’angolo caffetteria e somministrazione è arrivato solo successivamente, ndr). A dimostrarmi subito fiducia il tabaccaio che venne a farmi i complimenti certo che sarei arrivata lontano”.
Passo dopo passo, e soprattutto nel pieno della crisi economica, Mireille ha perseverato nel suo sogno: dopo qualche anno si è ingrandita e l’anno scorso il trasferimento in via Vittorio Emanuele. Oltre 350 tipi di thè e di infusi provenienti da tutto il mondo, e poi l’angolo caffetteria con brioche, torte e macaron preparati da pasticceri della Brianza e al piano di sopra ben cinque sale da thè ispirate alla Cina, all’India, al Giappone e alla Francia.
Così che mentre tanti negozi in centro in questi anni hanno abbassato definitivamente la saracinesca Mireille si è ingrandita ed è riuscita a conquistare anche i monzesi più scettici. <<Venerdì e sabato siamo aperti fini a mezzanotte – prosegue – La cosa bella è che siamo diventati un punto di riferimento sia per i liberi professionisti che la mattina magari lavorano al pc seduti ai nostri tavoli sorseggiando thè; il pomeriggio i ragazzi la usano anche come sala studio>>. Ma Mireille guarda avanti e cerca di proporre sempre qualche cosa di diverso, con l’aiuto del figlio Olivier che a breve partirà per il Giappone per un corso intensivo sul thè.
Il segreto del successo? “Certamente la qualità del prodotto – conclude -. I brianzoli in questi anni hanno imparato ad apprezzare il thè, apprezzando in particolare quello verde e quello nero”. Thè che si sorseggia ad ogni ora del giorno, ricordando il consiglio di Mireille: thè nero la mattina, thè bianco e Wulong il pomeriggio e la sera, e alle 5 il Darjeeling.
Barbara Apicella