VEDANO – Porterà alta la bandiera della Brianza ai Giochi Mondiali Special Olympics. E’ partito il conto alla rovescia per Marco Radaelli, 37 anni, vedanese, affetto dalla sindrome di down, che lavora nel vivaio di famiglia. Il 7 marzo Marco prederà il volo – destinazione Abu Dabhi, negli Emirati Arabi – dove si disputeranno i Giochi Mondiali Special Olympics.
Il vedanese gareggerà per la disciplina del golf (la squadra italiana è formata da 4 atleti) e dopo aver vinto a giugno i Campionati Italiani di Montecatini, spera adesso di bissare con la medaglia d’oro. Marco è emozionatissimo e dai suoi occhi traspare la volontà di vivere appieno questa avventura e soprattutto di tornare a casa vittorioso. Nella medaglia ci crede e ci promette “se tornerò con la medaglia d’oro voglio una grande festa in piazza, anche con la banda del mio paese”.
Marco ha tutte le carte in regola per affrontare il prestigioso green mondiale, oltre a una grande famiglia che in trasferta negli Emirati Arabi lo sosterrà e farà il tifo per lui: oltre a mamma Lucia, ci sono le sorelle Marta, Betty e Giovanna, i fratelli Matteo e Mario e i nipoti Federica, Alessandro, Andrea, Martina, Gabriele, Manuele e Beatrice. Una team di supporter che sta già preparando la grande festa.
“Quando ho visto il mio nome tra quelli selezionati ero al settimo cielo – racconta-. Ho iniziato a giocare quattro anni fa grazie al mio amico Davide Radaelli (Davide, componente della squadra Special Olympics, quattro anni fa ha conquistato il titolo mondiale a Los Angeles, ndr). Avevo paura di non essere all’altezza e invece…”.
Pian piano i risultati sono arrivati, e anche la grande soddisfazione di Marco che in queste settimane è molto concentrato sull’allenamento due volte alla settimana al Golf Monza di Muggiò, con il maestro Matteo Bellenda”. Ma intanto la testa e il cuore sono già arrivati ad Abu Dabhi con un pizzico di sana paura. Attenendo con ansia quel volo del prossimo 7 marzo quando con la Nazionale italiana, e il coach Valerio Scorza, partirà insieme ai 114 atleti che parteciperanno con i colori azzurri, a cui si aggiungeranno circa una quarantina di componenti dello staff.
“Sul campo dovrò rimanere concentrato – prosegue – Durante la gara di Montecatini ero concentratissimo ed è andata bene, e così farò anche ad Abu Dabhi. È la prima volta che vado così lontano. Chissà, il coach mi ha detto che dovrò vedermela con avversari tosti”.
Ma la preoccupazione per Marco non è tanto per gli avversari, ma per il menù. Chissà se in tavola arriveranno i suoi piatti preferiti: cotoletta alla milanese, maionese e patatine, pasta al ragù e il risotto giallo.
Barbara Apicella