SEREGNO – Posizioni diverse, qualche accento posto qua e là, ma alla fine il Consiglio comunale su una cosa si è ritrovato tutto d’accordo: bisogna tutelare i pendolari. Voto unanime, insomma, per la delibera portata dalla maggioranza nella seduta di martedì 29 gennaio, dopo aver tirato le somme sul trasporto ferroviario e sulle modifiche introdotte dall’inizio del mese di dicembre, in corrispondenza dell’avvio dell’orario invernale, da Regione Lombardia.
“E’ diminuita l’offerta delle linee S9 e S11 per 75 mila pendolari al giorno – ha spiegato il sindaco Alberto Rossi – di cui 10 mila nella nostra stazione. In più dobbiamo fare i conti con la soppressione della Seregno-Carnate. I dati fanno capire che il bus è inefficace come alternativa. Fa disperdere quasi la totalità dei passeggeri. In più c’è il tema dell’inquinamento e la mancanza di visione e di strategia di Trenord. Il diritto al pendolarismo viene quasi negato. La necessità di potenziamento è urgente. Da parte nostra solidarietà ai pendolari esasperati e preoccupazione per quanto è emerso nel nuovo orario. Chiediamo alla Regione un tavolo dedicato per la S9 e la S11, vogliamo mostrare a Trenord proposte di miglioramento nel breve periodo. Di sicuro sono necessari maggiori investimenti”.
Edoardo Trezzi (Lega) ha preso le difese della Regione spiegando che l’intenzione è quella di tutelare i pendolari e che la collaborazione con Trenitalia si è rivelata insufficiente: 3 miliardi investiti in questi anni dal Pirellone, 170 milioni dall’azienda di Stato che detiene il 50 per cento di Trenord. Allo stesso tempo ha spiegato che la Seregno-Carnate non risultava molto utilizzata, con convogli quasi sempre vuoti.
“A tutto questo – ha aggiunto Trezzi – c’è da aggiungere anche un’altra considerazione: il sindaco non si è mai confrontato con i cittadini di San Giuseppe e del Lazzaretto sud? Sono felici perché i passaggi a livello scendono in modo sporadico. La sospensione della Seregno-Carnate è un servizio in meno, ma è anche un problema risolto per i residenti. Per me non sono cittadini di serie b e si tratta di quasi 3 mila persone”.
Un problema da affrontare nella sua globalità, insomma, come ha suggerito Tiziano Mariani (lista civica “Noi x Seregno”) che considera parziale la delibera e invita a considerare il tema dei trasporti nel suo insieme, comprendendo anche la metrotranvia. “Seregno sta morendo – ha concluso – per problemi non affrontati in vent’anni. Mi auguro che qualcuno se ne accorga”.
G.Gal.