MONZA – I figli di Teodolinda sono collaborativi e rispondono numerosi al censimento. A Monza sono state 1.261 le famiglie intervistate, pari all’82 per cento del campione formato da 1.546 famiglie, attraverso la rilevazione di lista. A queste si aggiungono le 929 famiglie coinvolte nell’indagine Areale.
Un campione rappresentativo. Per la prima volta nel 2018 l’Istat ha avviato la rilevazione, con cadenza annuale e non più decennale, delle principali caratteristiche della popolazione e delle condizioni sociali ed economiche. Il nuovo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni non ha coinvolto tutte le famiglie che vivono sul territorio italiano, ma un campione rappresentativo della popolazione individuato dall’Istituto di ricerca.
Due modalità per la rilevazione dei dati. Nella prima, la cosiddetta “rilevazione areale”, che si è svolta dal 13 ottobre all’11 novembre, i rilevatori Istat hanno raccolto le risposte di 929 famiglie a domicilio tramite un tablet. Mentre la “rilevazione da lista”, ha previsto l’invio di una comunicazione alle famiglie individuate dall’Istat con le credenziali per procedere alla compilazione online del questionario. Il campione di questa fase, che si è conclusa lo scorso 20 dicembre, era formato 1.546 famiglie. I questionari raccolti sono stati 1.261, 769 compilati online in autonomia (quasi il 50 per cento dei questionari) e 492 «recuperati» dai rilevatori.
Il Comune , per tutta la durata della rilevazione, ha attivato uno sportello dedicato, per ottimizzare il rapporto di collaborazione con le famiglie e fornire il supporto necessario alla compilazione dei questionari, soprattutto per gli anziani e per le persone con uno scarso livello di competenze tecnologiche. I rilevatori impegnati sul campo sono stati venti (reclutati dall’Albo comunale dei rilevatori), diretti dall’Ufficio Comunale di Censimento (UCC) e da due coordinatori.
«Un’ottima risposta – spiega l’Assessore ai Servizi al cittadino Pierfranco Maffé – resa possibile grazie alla collaborazione delle famiglie monzesi che hanno partecipato al censimento. Quando Istat renderà pubblici i risultati avremo uno spaccato dell’Italia, e di Monza, che cambia non ogni dieci anni, ma ogni dodici mesi: uno strumento prezioso a supporto del governo dei territori e un’occasione importante per rafforzare il ruolo della funzione statistica, ribadendo l’importanza di dati aggiornati e attendibili».