MILANO – Il lancio di una bomba sarebbe stato devastante. Il vero pericolo per la sicurezza di chi abita o frequenta la città di Milano non è quello di chissà quale gesto sconsiderato: le forze dell’ordine, pur in momenti di tensione e di allerta, hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere. Il pericolo vero è silenzioso e ha un nome ben preciso: amianto. Soltanto nel 2017 ha causato a Milano 2.000 morti.
E’ quanto rivelato da Ezio Bonanni, presidente dell’Ona (Osservatorio nazionale sull’amianto). L’occasione è stata offerta dalla presentazione di dati epidemiologici sulla presenza dell’amianto in città e sulle patologie tumorali correlate, iniziativa che si è svolta in tribunale.
La denuncia del rapporto è chiara: a Milano c’è stata “una particolare trascuratezza nelle misure di sicurezza che, seppur in sé poco efficaci, avrebbero diminuito le esposizioni e dunque l’impatto della fibra killer sulla salute dei lavoratori e dei cittadini”.
La magistratura, ha chiarito il Pm Maurizio Ascione, titolare di molte inchieste su grandi aziende per la morte di operai finite con assoluzioni, “sta seguendo un profondo percorso sulla tematica, atteso il principio della obbligatoria azione penale che poi, però, deve confrontarsi con la verifica della responsabilità penale che è personale”.