E’ uno degli edifici più famosi al mondo. Il suo nome dice molto, la sua immagine è stata immortalata in numerosissimi film: il 13 ottobre 1792 per la Casa Bianca è il giorno della posa della prima pietra. E’ la residenza ufficiale, ma anche la sede operativa, del Presidente degli Stati Uniti d’America.
Edificio discusso, naturalmente, sia per lo stile che per le dimensioni. Thomas Jefferson, secondo inquilino, dirà che è inutile una casa in grado di ospitare due imparatori, il Papa e il Dalai Lama. In ogni caso, comunque, come presidente anche lui vi risiederà. Il sontuoso edificio, tuttavia, non è quello originario previsto dal progettista James Hoban. Proprio perché giudcato troppo imponente ed eccessivo, sarà realizzato senza il terzo piano e senza i portici inseriti nel disegno originario.
Curiosamente Jefferson, dopo avere espresso critiche, quando diventa presidente chiede ulteriori ingrandimenti. Tutto si rivela però abbastanza inutile, perché nel 1812 con la guerra anglo americana, l’edificio viene colpito da un incendio. Si salverà ben poco, tanto da rendere necessario convocare il suo progettista per una revisione.
Non sarà comunque il “ritocco” definitivo. Diversi presidenti si preoccuperanno di adattare quella che inizia a essere chiamata la “White House” alle esigenze personali. Chi intervenendo nella parte più residenziale, chi in quella destinata a uffici. Soltanto con il 1945 e l’insediamento di Harry Truman la Casa Bianca viene completamente rifatta riportandola al progetto originario.
Finita così? Macché. Ogni presidente, riceve in dotazione 100 mila dollari per altri interventi. Anche gli inquilini recenti hanno avuto qualcosa da aggiungere: la “necessità” di Barack Obama, per esempio, è stata quella di collocarvi anche un campo da basket. Perché anche chi è impegnato a “giocare” sulla grande scacchiera del mondo, nel suo privato vuole divertirsi anche nel giardino di casa.