MONZA – Un anno fa, quasi in sordina, ha iniziato l’attività di guida turistica a Monza. Pian piano, grazie anche al passaparola e ai social, è diventata una delle guide più in vista nella città di Teodolinda organizzando appuntamenti originali e accattivanti e utilizzando un linguaggio semplice e coinvolgente.
Ma all’apice del successo locale Stefania Castiglione, napoletana di nascita ma ormai monzese d’adozione, ha deciso di alzare bandiera bianca: a Monza non farà più la guida turistica, perché ha ricevuto telefonate intimidatorie e si è vista chiudere molte porte in faccia, additandone la causa alle sue origini non propriamente lombarde. L’annuncio sabato, al termine di un pomeriggio culturale, tra storia, arte e poesia, che aveva riempito la sala del Decanato di Monza.
La notizia, l’indomani, è diventata virale e Stefania Castiglione è stata sommersa da tantissimi messaggi di solidarietà, di incoraggiamento a non mollare e a proseguire in quel progetto che ha entusiasmato monzesi e brianzoli di ogni età.
“Siamo tornati al Medioevo? – scrive in un post un suo fan che ha divulgato così la notizia a tutta la rete – Davvero, nella mia, nella nostra Monza? Stefania con non poca fatica ci ha permesso di scoprire tantissime cose della nostra città, che noi stessi monzesi, in molti casi, non avevamo ancora visitato”.
Fin dall’inizio il suo debutto nella città di Teodolinda è stato in salita. “Ho scelto di vivere a Monza perché è una città più a misura d’uomo – ci aveva raccontato in una precedente intervista – Ma quando sono arrivata non la conoscevo. Quello che più mi ha fatto male è stato il commento di un signore. Per carattere sono gioiosa e rido spesso. Un giorno un uomo mi ha rimproverato dicendomi che dovevo ridere di meno perché l’ilarità non sempre è sintomo di intelligenza”.
Poi la scelta di non arrendersi ma comunque di farsi amare e apprezzare dai monzesi anche per la sua professionalità. “Ho deciso perciò di rimettermi sui libri, studiare e conoscere quella città che mi stava accogliendo – ci aveva svelato – Studiavo la sera e nei pochi momenti liberi che la vita di mamma mi offriva: la storia, l’arte, i monumenti tutto quello che c’era da sapere su Monza. Ho anche ritirato fuori il mio patentino di guida turistica ricevendo però parecchie porte in faccia”.
Non si è mai arresa e ha iniziato a organizzare visite guidate alternative e originali, come quella di dicembre dedicata alla sua amata Campania, dove oltre all’aspetto prettamente artistico univa anche momenti di musica, poesia, letteratura e arte culinaria conquistando il grande pubblico.
“Sono felice che pian piano il mio progetto si stia realizzando – ci confidava un anno fa – Non è stato facile ma è una rivincita personale verso chi mi ha chiuso la porta in faccia”.
Quelle parole oggi appaiono molto lontane, e Stefania Castiglione sta meditando sul da farsi: continuare a svolgere il suo lavoro con passione o archiviare definitivamente il suo sogno, almeno nella città di Teodolinda?
Barbara Apicella