MONZA – Sergio Bramini in trasferta a Bruxelles. Il 12 luglio alle 10.30 l’imprenditore monzese fallito per colpa dello Stato racconterà la sua storia al Parlamento Europeo.
Ma nel frattempo ha compiuto un “miracolo” salvando dal fallimento diverse aziende siciliane e assicurando così il posto di lavoro a centinaia di dipendenti. Sergio Bramini, insieme ad un team di consulenti del Governo, è riuscito a far certificare i crediti che alcune imprese avevano nei confronti delle Ato siciliane. Crediti molto importanti come quella di un’impresa di Catania che dalla Pubblica Amministrazione siciliana attendeva 17 milioni di euro e che in caso di fallimento avrebbe lasciato a casa circa 700 dipendenti.
Ad annunciare l’importante risultato ottenuto grazie alla preziosa collaborazione di Sergio Bramini (consulente del vice premier Luigi Di Maio) è l’onorevole Gianluigi Paragone attraverso un video postato su facebook.
Grande la soddisfazione di Sergio Bramini, non solo per quanto fatto per i colleghi siciliani e per i loro lavoratori, ma anche per la possibilità di poter raccontare la sua vicenda al Parlamento Europeo.
“Non è solo la mia storia –scrive sul suo profilo facebook – ma è quello che succede nella maggior parte delle regioni italiane dove nulla è cambiato per gli imprenditori in crisi per i mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione”.
Una situazione che Sergio Bramini ha vissuto in prima persona: quei mancati pagamenti di 4 milioni di euro da parte delle Pubbliche Amministrazioni del Sud Italia per le quali aveva lavorato nel settore della raccolta dei rifiuti lo hanno messo in ginocchio. Per salvare la sua azienda e non licenziare i suoi 32 dipendenti, certo che lo Stato avrebbe presto onorato il debito, ha ipotecato casa e uffici. Ma nel 2011 la sua azienda è fallita e dal 18 maggio è stato sloggiato anche dalla sua villa di Monza.
Barbara Apicella